Bengale Rouge
2019 Liz Moores
Recensione/impressioni di Cristian C.
Altro lavoro molto bello di Liz, premetto che anche io ho avuto animali quindi non giudico la riuscita o meno di certi odori/sfumature che dovrebbero ricordare e omaggiare il suo gatto. Sappiamo tutti benissimo che i nostri animali e il loro pelo, hanno un preciso odore e spesso lo sentiamo solo noi. Però posso dire che si tratta di un orientale floreale molto interessante, decisamente lontano dalla sua rosa tabacco. Anche qui si strizza l'occhio a certi classici, la vaniglia in dosi importanti è una fattura di "Guerlainiana" memoria. Se cercate un profumo con rosa predominante il Bengale non farà al caso vostro. La rosa c'è ma ha i petali completamente soffocati dal miele e da quella che lei chiama in piramide "mirra dolce". Se proprio devo trovare un paragone provo a spingermi verso rozy in edp di Vero, non perchè gli somigli, ma trovo che la nota di rosa, zuccherina, gourmand e leggermende talcata, sia abbastanza simile.
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Recensione/impressioni di Adnan A. (FB)(2019)
Chi si aspetta una rosa classica e ordinaria rimarrà deluso, l’abilità di Liz è stata quella di creare un pretesto per raccontarci una storia che ha come protagonista il suo felino. Non è un bocciolo di rosa, non è una rosellina fresca del mattino ma è il risultato di note che con astuzia e furbizia ci mostrano il lato caldo e sensuale del fiore. Una morbida fava tonka unita a del sandalo riescono ad arginare una impetuosa nota di miele che si incolla sulla pelle e ci lascia lo zampino. Un profumo che diventa un elogio all’indipendenza.
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Recensione/Impressioni di Serena V (FB) (2019)
Qui regna la Rosa.
Una rosa piena, rossa, carnosa e carnale, densa di petali, avvolta nel fumo morbido della mirra. Ma non è sola. È avviluppata, invischiata nel languore delle resine.
E poi fa le fusa. Prrr prrrr...
Ma non so se si tratti proprio di un micino, qui io penso a una grossa pantera dal manto nero quasi blu, che riposa su un tappeto persiano ricamato con rose rosse, davanti al fuoco rosso del camino rosso acceso nel salotto di Des Esseintes, l’eroe edonista di Huysmans che “ha fatto della sua vita come si fa un’opera d’arte”. Ah no! Mi sbaglio. La frase è di altro che gli somiglia, quindi fa lo stesso.
Bengale è un profumo dalla composizione vistosamente retrò, ma per questo consapevole di non appartenere a questa epoca, e che tuttavia ad essa appartiene. Classico anche se vogliamo, per certi versi. Evocativo, molto.
Sontuoso, davvero bello.
Gustave Moreau: Salomé danza dinanzi a Erode (1976)
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Recensione/Impressioni di Marco F. (FB) (2019)
È un gattino non una tigre e fa le fusa .
E che fusa.
Sto parlando di Bengale Rouge il nuovo lavoro di Liz Moores.
Un orientale caldo e affascinante come i capolavori del passato.
Parte molto luminoso con l' agrume in testa.
Poi è un turbinio di sensazioni.
Pare un miele alle rose quasi gourmant addolcito dalla vaniglia .
Con balzo felino si trasforma, un continuo mutamento.
L'iris lo rende polveroso , quasi si trattasse di una crema per il corpo.
Sulla mia pelle note di resine fino alla mattina successiva,quasi incensate
La sensazione di volerlo spruzzare più volte è molto forte.
Un profumo che racchiude l'eleganza che solo i gatti possono avere.
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Recensione/Impressioni di Lorenzo B. (FB) (2019)
Mi dispiace molto, ma Bengale Rouge di Papillon Perfumery questa volta non mi fa gridare al capolavoro.
Intendiamoci: siamo su livelli alti, si sente lo studio dei grandi classici, si sente la capacità compositiva e la paletta olfattiva notevole a disposizione dell'autrice.
Ma...non lo trovo un profumo necessario, non trovo che aggiunga molto al genere "orientale" in cui inserisce, lo trovo un esercizio ben fatto, ma che forse poteva restare "privato".
I precedenti ( Liz Moores ci ha abituato molto bene!
:-) ) aggiungevano sempre qualcosa al "tema base", mostravano la sensibilità contemporanea che studia e re-interpreta i classici. Qui...siamo un po' in una confort zone, e stop.
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Recensione/Impressioni di Agata G. (FB 2020)
Bengale Rouge è una pantera nera, dal passo felpato, elegante sinuosità felina e occhi ipnotici.
E' una fragranza apparentemente pacifica, quieta, ma, dopo pochi istanti il lato animale, selvaggio, viene fuori e vieni avvolta da un vortice di miele, rosa turca, sandalo, mirra, fava tonka e vaniglia.
Nell'evoluzione di questo tzunami passionale ho avvertito un sentore leggermente polveroso (forse dell'iris presente nella composizione?) che rende la rosa col sandalo cremosa ma nel contempo contenuta.
In queste giornate dal clima più fresco si viene coccolati e scaldati da questa dolce mirra senza che il tutto muti in una miscela stucchevole.
Con due spruzzi contati su di me la fragranza duri circa 4-5 ore e con una scia da buona a moderata ma sempre percepibile.